sabato 21 luglio 2012

la sottile linea azzurra

l'estate di giacomo, di alessandro comodin, con giacomo zulian, stefania comodin, barbara colombo (ita/2011/78') - al cinema anteo

la timida intuizione dell'amore in un'estate sul tagliamento, in friuli. un ragazzo cui un intervento ha appena restiuito l'udito e due ragazze. il film di comodin sembra tutto qui. non offre allo spettatore altri elementi per orientarsi. è il racconto magico di una stagione e comincia con giacomo e la sua amica stefania che si perdono nel bosco dopo che lui, volutamente, durante un'escursione, non segue lo stesso percorso dell'anno precedente, ma sceglie una strada nuova. il resto sono i giochi lungo il fiume, la scoperta del corpo, le sorprese della campagna immersa nel sole, un ballo alla festa di paese, una corsa in bici che è un afferrare lembi di felicità. l'estate di giacomo percorre il confine tra l'adolescenza e un'età più adulta con estrema sensibilità, mai con invadenza, con un'accurata scelta di che cosa fare vedere e come. e coglie i piccolissimi avvenimenti e le emozioni che segnano il superamento di quel confine. non escluso il momento in cui l'attrazione fisica si mescola a un sentimento che la giovane età fatica a distinguere. e, quindi, un fragile equilibrio si spezza.

non è sempre un personaggio gradevole, giacomo. è rumoroso, può cogliere impreparati, infastidire, urtare ("esiste un'incomunicabilità di base tra udenti e non udenti", spiega comodin). il film non è un viaggio verso sponde rassicuranti. è il frutto di un pedinamento del protagonista, in cui la realtà si mescola alla finzione: comodin ha però filmato questo ragazzo, fratello di un amico (mentre stefania è la sorella del regista), seguendo il corso degli avvenimenti. lo stesso episodio del sentiero smarrito è autentico. come è autentica la parte finale del film, in cui vediamo giacomo e una seconda ragazza, barbara. che davvero il protagonista ha incontrato durante la lavorazione, della quale davvero si è innamorato, dalla quale davvero ha ricevuto la lettera che ascoltiamo.

l'estate di giacomo nasce in realtà da un progetto molto più articolato, perché il giovane regista voleva raccontare il protagonista prima, dopo e durante una complessa operazione per recuperare l'udito. e, in effetti, comodin ha raccolto tutto questo materiale, a partire dal 2009, con l'intenzione di documentare il passaggio dalla sordità alla capacità di comunicare pienamente. poi, però, ha deciso di montare solo la prima inquadratura in cui giacomo porta l'apparecchio, non mostrare il successivo intervento e riservare la quasi totalità della pellicola a ciò che accade dopo l'operazione, "perché il film parla di una trasformazione senza dirlo esplicitamente", spiega il filmaker in un'intervista. ed è la trasformazione della crescita. per esempio, dai goffi tentativi di toccare stefania all'abbraccio con barbara. dall'intuire allo scoprire.

non sorprende che comodin indichi, fra i propri modelli, il thailandese weerasethakul, quello de lo zio boonmee... fatte le dovute proporzioni, alla base c'è la stessa idea di cinema. far guardare, prima che far ascoltare o ricostruire una trama, disorientare lo spettatore per accompagnarlo verso visioni più profonde, avvicinare il film al flusso di coscienza.

premiato da locarno al portogallo, passando per la francia (dove ha riscosso grande interesse), l'estate di giacomo esce ora anche a milano. afferratelo al volo.

treninellanotte@gmail.com

venerdì 20 luglio 2012

la caverna con il libro

ne avevamo già parlato qualche settimana fa, ma ora c'è un'opportunità anche più interessante. cave of forgotten dreams, di werner herzog (a destra), il documentario sulle pitture rupestri più antiche del mondo, rinvenute in francia, torna lunedì 23 luglio alle 21 al cinema mexico di via savona 57.

questa volta, però, la proiezione sarà arricchita dalla presentazione del libro 24 fotogrammi-storia aneddotica del cinema, di francesco clerici (secondavista edizioni), ovvero 24 storie di personaggi legati alla lunga avventura del grande schermo. tra di loro, anche warner herzog. clerici parlerà del suo libro (per cinefili, ma non solo) insieme all'editore, massimo de santis.

l'ingresso costa 5 euro.

cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: il castello nel cielo, di miyazaki, domenica 22 luglio, alle 21.45 all'ex paolo pini, via ippocrate 45 (dove - stasera, venerdì 20 - la serata è dedicata ad andrea segre)

il grande cinema di altman negli anni '70 alla cineteca di milano

al cinema in cortile: film gratis fra i palazzi di milano

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giovedì 19 luglio 2012

volere vedere

vi segnalo l'appuntamento di domani sera, venerdì 20, alle 18 al wow-spazio fumetto (viale campania 12) con maurizio nichetti e il suo volere volare, che verrà proiettato gratuitamente. e che rappresenta una piccolo-grande storia nel romanzo del cinema italiano, perché nichetti e il suo storico collaboratore guido manuli ebbero l'idea di mescolare immagini e disegni animati prima che gli americani realizzassero chi ha incastrato roger rabbit (uscito nel 1988, cioè tre anni prima di volere volare). ma non trovarono finanziatori. poi, però, il loro film costò molto meno: più precisamente, quanto i titoli di testa di roger rabbit...

nichetti sarà presente alla serata e commenterà il film.

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mercoledì 18 luglio 2012

fedelissimi

se, da fine settembre, volete dedicare il giovedì sera al cinema (e al cineforum...), c'è già una proposta pronta per il 2012-2013: è quella del centro san fedele che, come ogni anno e da oltre mezzo secolo, organizza una rassegna che offre anche al pubblico di premiare il miglior regista della stagione. riconoscimento andato, nel tempo, a personaggi come de sica, fellini e la von trotta.

il cartellone di quest'anno comincia il 29 settembre con pollo alle pugne, della satrapi, seguito, fra gli altri dal bellissimo hunger, di mcqueen (che molti cineforum debbono scartare per non turbare le anime belle...), detachment, di kaye, il primo uomo, di amelio, la guerra è dichiarata della donzelli e silent souls, di fedorcenko (nella foto).

la rassegna - con commenti, dibattiti, incontri con i registi e lezioni di approfondimento - prosegue fino a giugno. gli abbonamenti vanno dai 45 euro (per gli under 30) ai 150 euro. i film cominciano alle 20.30.

qui per saperne di più

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martedì 17 luglio 2012

lavate il parabrezza

"ci fermiamo in una baia e prendiamo un aperitivo sotto le stelle. non è male decidere di percorrere la strada secondaria, non la grande ricerca della felicità ma la piccola e triste felicità degli aperitivi e dei baci, una buona macchina..."

(da l'uomo che andava al cinema, di walker percy)

fra due popolari giornalisti che litigano in un talk show calcistico ("io sono laureato", "e io no e lo dico con orgoglio", "invece io almeno la laurea ce l'ho", "io lavoravo, caro mio") e uno spot del materasso ("dormire bene è importante e noi lo sappiamo bene perché siamo professionisti": professionisti è la parola chiave), scopro che nei dintorni di milano esiste ancora un drive in. dove? fino al 24 luglio, al centro commerciale le due torri di stezzano, nella bergamasca. poi a san giuliano milanese e infine ancora a stezzano, dove chiuderà il 4 settembre. non solo: l'ingresso è gratuito. non si può prenotare, basta arrivare un po' prima. "il tempo di un aperitivo o di una pizza", suggerisce in proposito la locandina, forse riferendosi alle pizze e agli aperol del centro le due torri. ma non credo.

"la manifestazione ha scopo culturale e goliardico", sottolineano gli organizzatori con stile vagamente democristiano, ovvero: noi il drive in ve lo facciamo rivivere e vi offriamo anche titoli di culto, ma se i vicini di piazzola si fanno prendere la mano dal romanticismo, non venitevi a lamentare. 


e così, se il 20 luglio è in programma benvenuti al nord, il giorno dopo si passa a et-l'extraterrestre, che - visto fra cruscotti luminosi e cicale - può riuscire a far sembrare stezzano una cittadina del minnesota o un sobborgo californiano. mentre a san giuliano, fra il 26 e il 30 luglio, offrono inception, titanic, la maratona di kill bill e gran torino. il capolavoro di eastwood, costruito intorno a un'automobile, visto da dentro un'automobile. 

lo schermo è grande 12x6. c'è anche un'area in cui ci si può sedere all'aperto. il comunicato annuncia persino la presenza di ragazze "rigorosamente con pattini a rotelle" che effettuano servizio bar... rigorosamente?

sarà che vien fuori il bambino che c'è in me, ma mi scoccia avere solo la bici. oppure potrei fare come joel e clem in eternal sunshine of the spotless mind: sbirciare da fuori. fare il portoghese in un posto gratis. mah. meglio un kebab. lo avranno al due torri?


cosa c'è da vedere a milano-l'agenda di treninellanotte: il documentario my beautiful dacia, di soto e costantinescu, ovvero la romania prima e dopo il comunismo attraverso storie di persone che guidano la sua auto-simbolo: alla cineteca di milano.

la rassegna su cinema e laicità in via porpora.

il programma delle arene all'aperto di milano

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le chiamano bianche

morire di lavoro, del piemontese daniele segre, è un documentario del 2008. ma, prevedibilmente, non sarà mai datato (e, secondo segre, non è nemmeno un documentario). racconta il mondo dell'edilizia - i cantieri, il caporalato, le sicurezze negate, la vita dei lavoratori italiani e non, le conseguenze per le famiglie - con uno stile semplicissimo, che mescola interviste realizzate in varie zone d'italia, dalla lombardia alla campania, e voci di tre attori che interpretano operai caduti nei cantieri. lo potete vedere domani, mercoledì 18 alle 21 al circolo ponte della ghisolfa, viale monza 255, in una serata in cui si parlerà di morti bianche. nel 2012.


un'intervista al regista.


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