martedì 14 maggio 2013

belle e sfuggenti


questo è il compito che si devono assumere gli scrittori piccoli: gli scrittori grandi creano i capolavori, le grandi metafore. gli scrittori piccoli hanno il compito di raccontare, così come sono capaci, le persone che hanno conosciuto

(sergio atzeni)

leggo benissimo, da settimane, di questo bellas mariposas, film del regista sardo salvatore mereu, tratto dal romanzo omonimo di sergio atzeni. ne leggo per la qualità del film, vincitore di vari premi; ne leggo per la trama, tessuta intorno a una ragazzina di 11 anni che vive in un quartiere periferico di cagliari con una famiglia poco esemplare e un'amica e coetanea; ne leggo per la vicenda della sua distribuzione. anzi, non-distribuzione (tema di una bella riflessione qui) perché il film sarà a milano solo domani all'apollo in cinque diverse proiezioni (13, 15.30, 17.50, 20, 22).

non l'ho visto, dunque non posso giudicarlo. so che, per me, è un film lampadina rossa, come chiamo quei titoli che - per ragioni a me ignote - mi attirano a prescindere. non so: l'intervallo, è un lampadina rossa. iron man 3, per dire, no. mi piace percorrere le vie trasversali, girare al largo del prevedibile, non seguire la massa. è una forma di presunzione? assolutamente sì. se siete ancora da queste parti, lo sapete. ma è anche una forma di difesa dalla noia e dall'ovvio e dal già visto e del visto da tutti.

in generale penso però che chi ama il cinema "debba" avere una curiosità vorace, che è anche un modo per aiutare - con un biglietto acquistato in più - chi fa ancora il cinema in cui crede. e quindi, rischiate su questo film. iron man 3 lo faranno anche quest'estate nel cinema all'aperto dietro la spiaggia (e lo dice uno che adora andare a vedere un film di supereroi in cinema all'aperto dietro la spiaggia. non scherzo).

treninellanotte@gmail.com

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