lunedì 27 maggio 2013

salvo miracoli


storia emblematica di cinema all'italiana. il film salvo, di fabio grassadonia e antonio piazza, vince i due riconoscimenti principali - il gran premio e la rivelazione - alla settimana della critica di cannes, la sezione autonoma dei critici francesi. da noi se ne parla poco, naturalmente, interessano solo la palma d'oro e quale attrice abbia indossato il vestito più chic. ma il bello è altro: salvo non trova un distributore italiano, per ora insomma è invisibile al cinema.

in italia, non all'estero: è già stato venduto in francia, australia e brasile. e da noi? la rai "non ha nemmeno voluto vedere il film", raccontano i registi, benché nel cast ci sia luigi lo cascio, un volto comunque riconoscibile dal pubblico. salvo è frutto di una sceneggiatura che ha vinto il premio solinas nel 2008 e di una faticosa vicenda produttiva (finanziamenti dal torino film lab, a strappi dalla regione sicilia, poi dal ministero e da istituzioni europee) ed è la storia di uno scagnozzo di cosa nostra che scopre, per caso, la sorella di un boss, non vedente e non vista, nascosta al mondo. lo spunto del film è raccontare il punto di vista di un cieco all'interno di una trama di genere. tra noir, commedia nera ed elementi magici, capacità di trasfigurare le ambientazioni per farle apparire diverse da ciò che sono, notevole attenzione al sonoro. la fotografia è di daniele ciprì. tra i critici, c'è chi ha azzardato paragoni con garrone e chi con il cinema asiatico. lo vedremo in sala? speriamo. magari già in giugno a milano.

treninellanotte@gmail.com

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